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Stroncature

Dynamite C₃H₅N₃O₉

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La nitroglicerina (C₃H₅N₃O₉) è stata sintetizzata per la prima volta nel 1847 dall'italiano Ascanio Sobrero, che inizialmente la chiamò "piroglicerina". Questa sostanza altamente esplosiva si rivelò estremamente instabile e pericolosa da maneggiare, tanto che lo stesso Sobrero si ferì gravemente durante gli esperimenti. Fu poi Alfred Nobel a renderla utilizzabile in modo sicuro, inventando la dinamite nel 1867, mescolando la nitroglicerina con terra diatomacea per stabilizzarla. Questa scoperta rivoluzionò non solo il campo degli esplosivi, ma ebbe un impatto profondo sull'industria mineraria, l'ingegneria civile e la costruzione di infrastrutture, permettendo la realizzazione di gallerie, strade e ferrovie attraverso le montagne. La dinamite divenne rapidamente uno strumento fondamentale per il progresso industriale del XIX secolo, generando un'immensa fortuna per Nobel.

L'invenzione della dinamite ha sempre rappresentato un dilemma morale per molti intellettuali, incluso lo stesso Nobel, che alla fine della sua vita decise di destinare la sua fortuna all'istituzione del premio che porta il suo nome. La scrittrice austriaca Bertha von Suttner, che influenzò profondamente Nobel nella creazione del Premio per la Pace, rappresenta un esempio di come la comunità intellettuale dell'epoca si interrogasse sul duplice uso della dinamite: strumento di progresso ma anche di distruzione. Anche Leo Tolstoj si espresse criticamente sull'invenzione, vedendola come simbolo della contraddizione della modernità. Thomas Mann, nel suo romanzo "La montagna incantata", utilizzò la dinamite come metafora della capacità umana di trasformare la conoscenza scientifica in strumento sia di costruzione che di annientamento, riflettendo sulla responsabilità morale degli scienziati e degli inventori verso l'umanità.
Nitroglycerin (C₃H₅N₃O₉) was first synthesized in 1847 by the Italian scientist Ascanio Sobrero, who initially called it "pyroglycerin". This highly explosive substance proved to be extremely unstable and dangerous to handle, so much so that Sobrero himself was seriously injured during his experiments. It was Alfred Nobel who later made it safely usable by inventing dynamite in 1867, mixing nitroglycerin with diatomaceous earth to stabilize it. This discovery revolutionized not only the field of explosives but also had a profound impact on the mining industry, civil engineering, and infrastructure construction, enabling the creation of tunnels, roads, and railways through mountains. Dynamite quickly became a fundamental tool for industrial progress in the 19th century, generating immense wealth for Nobel.

The invention of dynamite has always represented a moral dilemma for many intellectuals, including Nobel himself, who at the end of his life decided to dedicate his fortune to establishing the prize that bears his name. The Austrian writer Bertha von Suttner, who profoundly influenced Nobel in creating the Peace Prize, represents an example of how the intellectual community of the time questioned the dual use of dynamite: as a tool for both progress and destruction. Leo Tolstoy also expressed criticism of the invention, seeing it as a symbol of modernity's contradiction. Thomas Mann, in his novel "The Magic Mountain," used dynamite as a metaphor for humanity's ability to transform scientific knowledge into an instrument of both construction and annihilation, reflecting on the moral responsibility of scientists and inventors towards humanity.
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